mercoledì 16 marzo 2011

La versione di Barney - Mordecai Richler



Finalmente ho letto 'La versione di Barney'. Lo ammetto, ho comprato il libro perché volevo leggerlo prima di vedere il film. E lo ammetto, voglio vedere il film perché c'è Paul Giamatti, che adoro e che dopo Sideways - In viaggio con Jack è entrato nella mia rosa di attori preferiti. Provo una strana attrazione nei suoi riguardi, lo trovo affascinante e superbo, benché non sia oggettivamente un figo. Sapere che lui interpretava Barney, ha distorto un po' il mio approccio iniziale alla lettura, perché sin dal primo rigo ho immaginato Barney con la faccia di Giamatti. Magari mi è risultato più interessante. 
Il libro mi è piaciuto, anche se mi aspettavo molto di più, ma nel complesso non è male. Racconta la storia di Barney Panofsky e della sua vita assolutamente dissoluta, tra soldi, donne, alcool, molto alcool. Barney è un uomo schietto e tra un sorso e l'altro racconta storie e avventure. Alcune interessanti, altre meno. Tre mogli, un solo amore: Miriam. E tre figli. 
Barney con sagacità letterale risulta irriverente e simpatico. Fuori posto, fuori luogo, assolutamente non a modo, pazzoide, irriverente, impertinente, cinico. Un nuovo Bukowski. I dialoghi sono fortemente ironici e riflettono la personalità inaffidabile di Barney: un fottuto egoista, che finisci per trovare simpatico. Barney per quanto sia e faccia spesso il bastardo, è un uomo fragile e pieno di paure, che si lascia andare troppo agli eventi della vita, che indossa una maschera per affrontare la quotidianità. Sposa due donne sbagliate, la terza, quella che veramente ama, riesce a deluderla e a farla scappar via. E' un uomo la cui interiorità spetta al lettore coglierla ed analizzarla. Lui, semplicemente, racconta la sua licenziosa vita, accusando spesso se stesso. Quotidianamente ubriaco, il whisky è il suo miglior compagno di viaggio e un Montecristo è il miglior modo per rifletterci su... Perché alla fine Barney è anche un romantico!

"Allora lasci che le dica una cosa. Non sono mai andato d'accordo con sciamani, stregoni o psichiatri. Della condizione umana hanno capito molto più Shakespeare, Tolstoj o persino Dickens di chiunque voi. Siete una banda di ciarlatani sopravvalutata, che si ferma alla grammatica dei problemi umani, mentre gli scrittori che le ho nominato badano all'essenza. E non mi piacciono le etichette vacue che appiccicate alla gente, né le parcelle che chiedete per le perizie di parte. [...] Voi giocate con la testa delle persone, e siete inutili, se non dannosi. Inoltre, stando a quanto ho letto di recente, avete abbandonato il lettino per i farmaci, come del resto anche il mio amico Morty. Paranoia? Prenda questo due volte al dì. Schizofrenia? Sciolga questo in bocca prima dei pasti. Io prendo un whisky al malto e un Montecristo per tutto, e le consiglio di fare altrettanto. Fanno duecento dollari, grazie."

3/5

12 commenti:

  1. io invece solitamente preferisco guardarmi prima il film, così scopro se la storia vale la pena di essere approfondita leggendo il libro. ma so che è un approccio piuttosto scemo :)

    di questo non ho ancora visto nè film nè letto il libro..
    ma cos'è 'sta passione (inspiegabile) per giamatti? :D

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  2. Sempre meglio i libri che i film!! I libri ti danno la possibilità di immaginare i personaggi, il contesto, le scene, le espressioni...i libri ti danno la possibilità di sognare e crearti i volti che preferisci! I film ti 'sbattono' tutto davanti e al massimo se sono fatti bene, molto pochi ultimamente, a mio parere, ti lasciano una scia di pensiero e un input di riflessione...ma ormai quest'ultimi sono sempre di meno ahimè!

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  3. A me stranamente è piaciuto più il film del libro (di solito mi capita il contrario!)!Il libro mi è piaciuto a tratti e spesso mi ha annoiata mentre il film me lo sono goduta fino in fondo e mi ha pure commosso alla fine senza darmi il senso di stanchezza del romanzo di Richler!
    Ciao Rossana :D

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  4. Marco
    E perché è un approccio scemo??!!assolutamento no! Secondo me dipende se si predilige la lettura o il cinema. Per Giamatti ho avuto un colpo di fulmine ed in quanto tale e irrazionale e 'inspiegabile'!!:DD

    Elettra
    Anche io solitamente preferisco i libri ai film. E cmq sono due mondi meravigliosi, perché è bellissimo leggere un libro e poi vedere un film o viceversa!!

    Margherita
    Devo ancora vedere il film (non riesco a trovarlo in rete...uffffffa)!
    Ho letto la tua recensione sul libro, in parte la condivido. Ti farò sapere cosa penso del film! :D

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  5. Adesso sò che lo leggerò.
    Grazie.
    Giamatti mi è piaciuto nell'illusionista -

    Paolo

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  6. Paolo...allora poi fammi sapere che ne pensi! :D

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  7. Come 3/5?
    Questo è un libro da 6/5! ;-)

    Vabbè, è uno dei miei cult assoluti, che ci posso fare?!

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  8. Sai perché 3??Perché in alcune parti non mi ha convinto, risultando confuso e disordinato, ed ho avuto difficoltà a seguirlo! Magari è stato un mio limite! :D

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  9. C'è un punto nel libro in cui si parla di scoregge... che te lo dico a fà, ho cominciato a vomitare una risata convulsa. In fondo mi trovavo soltanto al pronto soccorso con un piede rotto da ingessare. Grazie Barney per avermi fatto scordare il dolore di un piede maciullato

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  10. Ross, pure io lo voglio leggere assolutamente, e per questo motivo mi rifiuto di vedere il film.
    Sto andando al cinema a vedere l'ultimo di Nanni Moretti, poi di dico che ne penso.
    Bacetti, a risentirci sul tuo blog =D

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  11. Maria,
    a me manca ancora il film...uff..devo recuperarlo assolutamente!! Ci agiorniamo! ;)

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  12. Brens,
    anche a questo servono i libri, no??

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