sabato 29 gennaio 2011

Animals United 3D


di Reinhard Klooss, Holger Tappe, Germania, 2010
Nel Delta dell’Okavango, Billy, una mangusta simpatica e decisamente maldestra, decide col suo amico Socrate, un leone saggio e dolce, di andare a ‘trovare’ l’acqua. Infatti la piena annuale non c’è stata e i due amici vogliono capirne il perché. Durante il viaggio si uniranno a loro un gruppo di improbabili animali diversi per specie e geografia, che hanno perso casa e vogliono sopravvivere da qualche parte.
Ci sono Winstor e Giorgina, due vecchissime tartarughe innamorate da secoli, l’orso polare Sushi, che in seguito allo scioglimento dei ghiacciai si trova in Africa, la giraffa Gisella, vanitosa e brontolona, un galletto francese Charles, affascinante e spiritoso e poi rinoceronti e bufali. I nostri simpatici amici scopriranno che dietro la mancanza di acqua c’è il brutale uomo che uccide e sfrutta la natura per i propri interessi. Infatti gli uomini hanno costruito una diga per dar vita ad un lussuoso Hotel. 
Il tema centrale, dunque, è l’inciviltà dell’uomo dinanzi alla natura, noncurante di ciò che lo circonda e sempre pronto ad inquinare e uccidere l’ecosistema. Lo si capisce dalla storia di Sushi, costretta ad andare via per lo scioglimento dei ghiacciai, dalle due tartarughe, obbligate ad abbandonare il loro habitat per l’inquinamento marino. Lo si vede dalle immagini di fabbriche che emettono fumi e gas inquinanti o dal motociclista che butta lattine usate a terra. Gli esseri umani hanno rubato e ucciso ogni cosa, laddove sbocciavano i fiori ora la terra è arida, nel mare, nel quale prima vivevano varie specie di pesci, ora vi è una massa nera scura ed oleosa. Perché l’uomo è un ladro che porta via dalla terra ciò che vuole, ma la terra non appartiene all’uomo, egli è solo una minuscola parte di essa. “Quello che l’uomo non comprende è che ciò che infligge alla terra alla fine lo infligge a se stesso”, dice Giorgina, la più sapiente di tutti. Tratto dal libro di Erich Kastner ‘La conferenza degli animali’, un testo di impronta pacifista, il film è un invito che gli animali fanno all’uomo affinché ci sia maggiore rispetto e una più profonda cultura ecologica. E la scena finale ne è un mirabile presagio. 
Un film, dunque, per i piccoli e non solo, perché soprattutto gli adulti devono imparare a rispettare la natura per poi trasmettere questo ideale ai più piccoli, che sono sempre più sensibili. Come la figlia del proprietario dell’Hotel dimostra, perché, nonostante sia un bambina, lotterà affinché gli animali abbiano l’acqua. Il film risente dei veri modelli di riferimento, guardandolo si ricordano subito L’era Glaciale, Madagascar, tuttavia il film riesce ad arrivare dritto al cuore ed acquisisce una propria autonomia. Un messaggio importante, quello del cartone, che invita tutti noi ad una riflessione necessaria ed urgente nei confronti di una situazione sempre più grave ed attuale.

                 


3/5


Frase cult "Che saranno 100 tonnellate di muscoli paragonate ad un pizzico di charme?"


Pubblicata su Cinema4stelle

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